Nello specifico, per applicare alla lettera  una sentenza della Cassazione, l’Inps ha infatti stabilito che gli assegni pensionistici degli invalidi civili  (circa 275 euro al mese, per chi ha una inabilità del 100%), devono subire un giro di vite. I trattamenti dovrebbero infatti essere liquidati soltanto a quei contribuenti il cui reddito familiare non supera i 16.127,30 euro lordi annui. Una volta oltrepassato questo tetto, l’invalido perde il diritto alla prestazione. Nel calcolo della soglia, secondo le disposizioni dell’ente della previdenza, nel 2013 va inclusa anche laretribuzione del coniuge e non più, come avveniva fino allo scorso anno, soltanto i redditi del beneficiario diretto dell’assegno. Il che, rappresenta una pessima notizia per migliaia di invalidi italiani, che rischiano di vedersi tagliata per sempre la pensione, perché hanno un reddito familiare troppo alto.