Chi vuole avviare un’attività di lavoro autonomo può di incassare i sussidi per i disoccupati in un’unica soluzione. Ma i soldi sono pochi

Fino a 8 mensilità di sussidio liquidate tutte assieme, in un’unica soluzione. E la somma che possono ottenere i disoccupati che, dopo la perdita del posto, decidono di avviare un’attività di lavoro autonomo.

I NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI. A stabilirlo è un decreto firmato da poco dal ministro del welfare, Elsa Fornero, assieme al suo collega Vittorio Grilli, responsabile del discastero dell’Economia. Il decreto, che deve ottenere ancora la registrazione definitiva degli organi di controllo, non fa altro che applicare alla lettera le disposizioni dell’ultima riforma del lavoro, entrata in vigore nel luglio 2012.

TUTTO SULLA RIFORMA DEL LAVORO. La riforma, per chi ancora non lo sapesse, dal 1°gennaio 2013 ha istituito un nuovo sussidio alla disoccupazione: l’Aspi che quest’anno ha una durata massima di 8 mesi e un tetto tra i 900 e i 1.000 euro netti ogni 30 giorni (a seconda degli ultimi stipendi percepiti dal dal lavoratore, prima di perdere il posto).

Anziché incassare l’Aspi in maniera rateale (o la mini-Aspi nel caso dei precari), il disoccupato può dunque farsi liquidare quanto gli spetta in via anticipata in un’unica soluzione. Per ottenere questo beneficio, secondo quanto stabilisce la legge Fornero, bisogna però rispettare almeno uno dei seguenti requisiti:

-aver avviato un’attività di lavoro autonomo

-aver costituito una piccola impresa

-essere associati in una cooperativa

Chi ha già iniziato a percepire l’Aspi e deciderà di diventare imprenditore o libero professionista nei mesi a venire, avrà diritto a incassare in via anticipata le mensilità di Aspi non ancora riscosse.

E’ bene però che i disoccupati italiani intenzionati a mettersi in proprio non si facciano troppe illusioni sulla cifra che possono ottenere. L’indennità di disoccupazione dura infatti non più di 8 mesi, è pari al 75% dell’ultimo stipendio e non può appunto superare la soglia di circa 1.000 euro netti. Dunque, anche incassando le mensilità assieme, un disoccupato riceverà una cifra massima di 8mila euro (o anche molto meno, se lo stipendio che percepiva prima di rimanere senza lavoro era particolarmente basso).

Inoltre, non va dimenticato un particolare importante: l’Aspi anticipata viene introdotta in via sperimentale per il triennio 2013-2015, nei limiti della somma di denaro stanziata dal governo, che è a dir poco irrisoria: 20 milioni di euro all’anno. In linea di massima, dunque, i beneficiari delle indennità anticipate saranno qualche migliaia di persone in tutta Italia.

di Andrea Telara 

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